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La moto in prova:
Moto Guzzi V9 Bobber versione "base", prezzo di listino 10999 euro.
Questa la scheda tecnica della moto in prova:
V9 Bobber – SCHEDA TECNICA
Telaio: tubolare a doppia culla scomponibile in acciaio ALS
Interasse: 1465 mm
Avancorsa: 116,1 mm
Inclinazione cannotto di sterzo: 26,4°
Angolo di sterzo: 38°
Sospensione anteriore: forcella tradizionale, Ø 40 mm
Escursione ruota anteriore: 130 mm
Sospensione posteriore: forcellone con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla
Escursione ruota posteriore: 97 mm
Freno anteriore: disco flottante in acciaio inox, Ø 320 mm, pinza Brembo a 4 pistoncini contrapposti
Freno posteriore: disco fisso in acciaio inox, Ø 260 mm, pinza flottante a 2 pistoncini
Ruote: in lega d'alluminio
Cerchio anteriore: 3,50” x 16”
Cerchio posteriore: 4,00” x 16”
Pneumatico anteriore: 130/90 - 16”
Pneumatico posteriore: 150/80 B 16”
IMPIANTO ELETTRICO
Tensione impianto: 12 V
Batteria: 12 V – 18 Ah
DIMENSIONI
Lunghezza: 2185 mm
Larghezza: 840 mm
Altezza: 1160 mm
Altezza sella: 780 mm
Peso in ordine di marcia (Peso con moto pronta allʼuso, con tutti i liquidi di esercizio, senza carburante): 199 Kg
Capacità serbatoio carburante: 15 litri
Di cui di riserva: 4 litri
Moto Guzzi V9 Bobber Prova Qualità costruttiva
Una delle critiche che viene mossa alla gamma Moto Guzzi è che sono sempre le stesse moto, con gli stessi difetti di sempre, gli stessi motori ... e prezzi elevati ...
Ora fermandosi alla singola foto, può anche essere che l’impressione sia quella, anche se poi, a tal punto, dovremmo dire altrettanto del 99% della produzione motociclistica mondiale, ma dal vivo le cose cambiano decisamente.
La Guzzi V9 Bobber è molto ben realizzata, con una qualità tangibile, magari non scenografica, ma fatta per durare, un aspetto quest’ultimo che ha sempre contraddistinto Moto Guzzi.
Ottima la strumentazione, minimale ma leggibile, completa di tutto.
Valido l’impianto frenante ed ottima la sella.
Ben realizzate e comode le pedane.
Ben fatto l’impianto elettrico e complessivamente il motore.
Nel complesso la moto è ben realizzata e curata, sotto diversi punti di vista meglio di diretti concorrenti per tipologia di moto e anche nel complesso del panorama motociclistico.
Moto Guzzi V9 Bobber Prova Ergonomia e comfort di marcia
Il comfort di marcia della Moto Guzzi V9 Bobber è di ottimo livello.
Le vibrazioni sono presenti, ma perfettamente isolate, sia al manubrio che alla sella ed alle pedane.
La sella è ben imbottita e molto comoda, le pedane sono larghe e confortevoli. I comandi sono intuitivi e di facile manovrabilità. Il comando della frizione, a cavo, è leggero da azionare ed ottima la manovrabilità del cambio e del freno posteriore.
Le pedane sono avanzate e ben distanziate dal piano di seduta.
Il riparo aerodinamico è inesistente, ma fino a 110 km/h il comfort è molto valido, mentre oltre la pressione dell’aria inizia a diventare fastidiosa ed affaticante.
Il passeggero gode di altrettanto comfort di marcia, peccato che la porzione di sella sia inferiore a quella del pilota, ma in compenso le pedane sono ben distanziate dal piano di seduta e non si soffre della pressione del vento.
I ridotti consumi permettono al piccolo serbatoio di 15 litri di garantire un’autonomia di circa 300 km.
L’autonomia è di circa 250Km, tra un pieno e quando si accende la spia della riserva.
Con un cupolino, due borse ed uno schienalino per il passeggero, la moto si potrebbe trasformare in un’ottima viaggiatrice.
Sempre alla voce comfort di marcia, segnaliamo il comportamento valido della forcella, tarata morbida per privilegiare il comfort, e quello appena più rigido degli ammortizzatori.
Alcuni, i più alti, possono lamentare l’interferenza delle gambe con i collettori di aspirazione, con un’altezza di 170cm non vi sono problemi.
Nel complesso un’ottima moto sotto la voce comfort, dove si colloca tra le migliori in assoluto della sua categoria.
Moto Guzzi V9 Bobber Prova Sospensioni
La forcella è ben tarata, morbida e confortevole. Assorbe bene le buche e le strade rovinate; solo su percorsi veloci si vorrebbe una taratura più sostenuta, ma in definitiva la soluzione di compromesso scelta da Moto Guzzi esalta le qualità di comfort e facilità di guida di questa V9 Bobber.
La coppia di ammortizzatori è leggermente più rigida della forcella, forse anche per colpa della trasmissione a cardano. Però non è che fanno soffrire sul pavé e solo su lunghi tratti di asfalto rovinato si desidererebbe un comportamento meno secco e rigoroso. Sono comunque regolabili (ma non abbiamo avuto il tempo di testare questa possibilità). Rispetto alla concorrenza non si comportano peggio, anzi.
Moto Guzzi V9 Bobber Prova Frenata e controllo di trazione
L’impianto frenante Brembo è certamente molto valido, gli spazi di arresto sono contenuti e la modulabilità è ottima.
Poi possiamo anche discutere sul fatto che per avere decelerazioni potenti occorre tirare molto la leva del freno sia anteriore che il pedale posteriore, e che forse due freni a disco anteriori avrebbero svolto un lavoro migliore.
Però possiamo annoverare la frenata tra gli aspetti positivi e la sicurezza non viene mai meno. Ottimo il comportamento dell’ABS, che interviene quando serve ed è giustamente tarato su un livello conservativo, visto che stiamo parlando di una moto turistica/stradale.
Il controllo di trazione è altrettanto ben settato, sempre su di un livello conservativo, tra l’altro vista la potenza del motore diciamo che si attiva se vogliamo farlo attivare, oppure in presenza di reali pericoli. Un ottimo prodotto, ben integrato nella moto e perfettamente accordato alla tipologia di moto.
Si può settare su due differenti livelli di intervento, ma non ne abbiamo sentito il bisogno.
Moto Guzzi V9 Bobber Prova Motore prestazioni velocità massima
Il motore della Moto Guzzi V9 Bobber è solo lontano parente dei classici motori a V di Mandello del Lario.
Si accende con facilità, con un minimo regolare ed un suono allo scarico inconfondibile. Entra presto in temperatura.
Il motore, pur non essendo ricco di cavalli è generoso e ricco di coppia, così che le prestazioni siano molto competitive per la categoria e più che buone in assoluto, soprattutto sulle strade ricche di curve, dove ben si sfrutta la coppia e la schiena del motore.
Il motore sale velocemente di giri e le prime marce si snocciolano con una bella velocità.
D’altro canto il motore non ha un grosso allungo e la potenza massima è raggiunta ad un numero di giri contenuto; tutto però perfettamente intonato alla tipologia di moto.
Le prime tre marce sono corte, più distanziate le ultime tre, così da far rilassare il motore nei lunghi trasferimenti.
Le prestazioni generali sono allineate ai concorrenti ed in alcuni casi migliori, grazie alla potenza del motore concentrata in basso.
Se si ha l’accortezza di scegliere i giusti percorsi, quelli guidati, ricchi di curve e con pochi allunghi, questo motore è anche bello e divertente da “spremere”; ovviamente sui percorsi veloci soffre come quasi tutte le moto di questa categoria.
Le vibrazioni, pur presenti e chiaramente visibili a moto ferma, sono ben isolate e non infastidiscono, neanche nei lunghi tragitti. La coppia di rovesciamento è avvertibile da fermo, ma ininfluente nella guida.
La velocità massima che abbiamo raggiunto è di circa 180 km/h, raggiunti con un breve lancio.
I consumi sono molto contenuti e nel nostro test di circa 330 km, abbiamo avuto bisogno di soli 12 litri di benzina per un consumo medio di 27.5 km/litro; un ottimo risultato, raggiunto senza alcuna difficoltà e che testimonia l’ottima efficienza termodinamica del motore, di gran lunga superiore alle dirette rivali e tra le migliori in assoluto.
Nel complesso il motore è perfettamente riuscito e ben inserito nel contesto della moto.
Moto Guzzi V9 Bobber Prova Cambio problemi funzionalità
Il cambio non ha realmente nulla in comune con i vecchi prodotti Guzzi; preciso, leggero da azionare, sufficientemente silenzioso per essere una trasmissione a cardano.
In assoluto si percepisce un netto miglioramento rispetto al passato e non funziona peggio di altre trasmissioni a cardano europee.
Ovviamente è ben lontano da essere un cambio jap, quindi in confronto a tale unità è lento, rumoroso e nenache tanto preciso.
Poi si potrà lamentare una maggiore rumorosità e rigidità rispetto ad una trasmissione a catena.
La frizione è perfettamente modulabile, facile e leggera da azionare, precisa nello stacco.
Nel complesso non è una trasmissione da moto sportiva, ma funziona bene ed è allineato alla tipologia di moto.
Moto Guzzi V9 Bobber Prova Doti di guida maneggevolezza stabilità sicurezza
La messa a punto della ciclistica della nuova Moto Guzzi V9 Bobber è realmente esemplare.
In città la moto si comporta benissimo, maneggevole, confortevole, facile da guidare e ben frenata. Un ottimo comportamento generale ed un modello certamente indovinato per il tragitto casa-ufficio.
Sul pavè si soffre solo leggermente della rigidità degli ammortizzatori posteriori, ma per il resto non ci sono problemi. Sempre facile poggiare a terra i piedi e manovrare la moto a motore spento.
Il motore sempre pronto e regolare aiuta a districarsi nel traffico e rende la guida molto facile.
Con gli opportuni accessori, vedi un bel kit di borse, è una moto piacevolissima da usare in città.
Senza un cupolino è difficile tenere velocità superiori a 110 km/h. La stabilità è sempre sicura e qualche accenno di ondeggiamento emerge solo nei curvoni veloci, dovuto più che altro ad una forcella morbida che si unisce ad una coppia di ammortizzatori più rigidi.
Comunque tutto rimane estremamente facile da controllare. Il motore non gira mai a reggimi elevati ed i consumi sono sempre contenuti.
Se avete intenzione di fare molta autostrada consigliamo di adottare un piccolo cupolino, non tanto per aumentare il comfort di marcia a 110 km/h, ma per arrivare tranquillamente a 130 km/h in assoluto comfort.
Il passeggero, ben protetto dal pilota, gode di un comfort ottimo. Anche in questo caso la moto esce a testa alta pur non essendo l’autostrada il suo terreno ideale da percorrere.
Le strade extraurbane sono le migliori che si possono percorrere con questa moto.
Ben frenata, con un motore pronto ed una ciclistica sicura, invita ad osare e sfruttare al meglio le sue caratteristiche.
Il largo manubrio aiuta una ciclistica ben piantata a terra e basta un minimo di esperienza, lavorando di corpo e braccia, per avere inserimenti in curva precisi e veloci, un ottimo comportamento nei cambi di direzione ed un comportamento sincero e prevedibile in ogni situazione.
C’è da dire che il telaio e le sue quote geometriche subiscono silenziosamente ogni “maltrattamento” e così si può adottare lo stile di guida che più si preferisce, da quello rotondo e rilassato, pennellando le curve con tranquillità, a quello più aggressivo, dove comunque la moto risponde sempre con dolcezza e prevedibilità. Certo, si sente il lungo interasse delle ruote, l’inclinazione della forcella o le dimensioni degli pneumatici, ma la moto è divertente e competitiva con le sue dirette concorrenti.
Il motore poi è perfettamente tarato per questi percorsi e, complice l’ottima coppia ai bassi regimi, non occorre usare troppo il cambio per essere veloci e divertirsi. L’impianto frenante lavora benissimo, sia all’anteriore che al posteriore; gli spazi di arresto non sono da record ma frena meglio di altre moto similari. Gli ammortizzatori posteriori, belli rigidi, assicurano un’ottima direzionalità, mentre si vorrebbe una forcella più sostenuta per assecondare le velleità sportive della moto. In conclusione, con un minimo di esperienza e con un pò di conoscenza del mezzo, ci si possono togliere belle soddisfazioni; poi non è questa la tipologia di moto per correre e se troverete difetti, allora non è la moto che è sbagliata, ma voi che avete sbagliato tipologia di moto.
Lasciati a casa gli indoli sportivi è una delle moto più piacevoli in assoluto da guidare in perfetto relax ed a ritmi turistici, sia da solo che in coppia; il massimo del divertimento è lasciare fare tutto al suo motorone ricco di coppia, il “po po po” tipico Guzzi è un autentico concerto per le orecchie ...
Il motore bello pieno ai bassi, la scelta dei rapporti ed il largo manubrio, portano la moto ad essere veloce e divertente da guidare anche in montagna.
Certo, si vorrebbe una maggiore maneggevolezza ed anche una maggiore luce a terra, ma nel complesso la moto è competitiva.
Lasciate le velleità sportive, si scalano le vette in assoluta tranquillità e scioltezza, oltre che con un ridotto impegno di guida.
Moto Guzzi V9 Bobber Prova Consumi
I consumi sono molto contenuti e nel nostro test abbiamo avuto un consumo medio di 27.5 km/litro; un ottimo risultato, raggiunto senza alcuna difficoltà e che testimonia l’ottima efficienza termodinamica del motore, di gran lunga superiore alle dirette rivali e tra le migliori in assoluto.
Molto difficile scendere sotto i 19 km/l, nell'uso più sportivo, mentre è facile, con una guida attenta, raggiungere i 30 km/litro.
Valori quindi ottimi.
Moto Guzzi V9 Bobber Prova Conclusioni pregi e difetti
Dopo essere scesi dalla Moto Guzzi V9 Bobber difficilmente si rimane delusi, anzi quasi impossibile se si è ben compreso che tipo di moto si stà guidato.
Ben realizzata, ha tra i suoi pregi una estetica inconfondibile ed un motore unico, che in questa sua ultima evoluzione ha raggiunto un’ottima messa a punto. Non è ricco di potenza, ma di coppia ed alla fine va ben oltre quello che si potrebbe pensare.
Anche la guida sorprende, dà il meglio nell’uso turistico e rilassato, ma riesce a divertire anche nei percorsi più guidati. Scelti alcuni accessori (un bel cupolino, due borse e uno schienalino per il passeggero) diventa un’ottima moto per fare turismo.
Gli ammortizzatori posteriori sono più rigidi della forcella ed a volte si vorrebbe un secondo disco anteriore, ma alla fine la moto è genuina, vera, concreta, piacevole da guidare e bella da vedere.
Altro aspetto positivo è il comfort di marcia, più che valido per pilota e passeggero.
Piace a chi vuole una alternativa alle solite moto custom/cruiser, di certo i Guzzisti se ne innamoreranno, ma anche chi non ha mai subito il fascino delle Guzzi potrà trovare ottimi motivi per rimanerne soddisfatto.
Di certo non è una moto perfetta, ma non è neanche anonima.
Il fascino estetico e la sua concretezza in termini di facilità d’uso e prestazioni globali, ne fatto un’ottima scelta per chi oltre il cuore vuole ascoltare anche il cervello.
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